Twitts for 2009-12-17
- Facebook piu' pericoloso degli Abba ? Ma siamo sicuri ? http://ff.im/d3wtz #
- [C/O il cliente] si gode i sui 5 minuti di FF concessi dal Sys Admin (maledetto!) http://ff.im/d2M2q #
- auguri @inkiostro ! 🙂 http://ff.im/d17pQ #
poche idee.. ben confuse !
Ancora non ho ben capito se questi QR-codes avranno un futuro o saranno una di quelle idee (dannatamente Geek) che, dopo un periodo piuttosto fortunato (in questo caso in Giappone), vengono abbandonate e dimenticate nel giro di un attimo.
Nel dubbio.. ne approfitto per segnalarvi un generatore online di QR-codes (ovviamente gratuito), in modo da non lasciarvi impreparati nel caso si trasformino in un successo.
Generare un QR-code e’ davvero semplice: occorre avere in mente cosa vogliamo comunicare (un testo, un url, un numero di telefono o addirittura un SMS) e procedere all’inserimento attraverso l’interfaccia web.
Fatto questo e premuto il tasto "genera", otterremo una immagine che potremo salvare e riprodurre ovunque vogliamo: su un sito web, su un volantino pubblicitario oppure, per target un po piu’ "elevati" direttamente sulle pagine di un quotidiano o di un periodico.
In questo modo chiunque sia in possesso di un SW per leggere i QR-codes potra’ (ad esempio) andare al nostro blog, oppure memorizzare il nostro numero di cellulare.. il tutto senza dover digitare nemmeno un carattere !
Stay Tuned !
Ed ecco che, dopo qualche mese di silenzio, torna a montare la polemica contro Google e la sua politica sui dati personali (e non). Questa volta il tutto e’ stato scatenato da una frase "If you have something that you don’t want anyone to know, maybe you shouldn’t be doing it in the first place." detta da Eric Schmidt alla CNBC. (fonti AD e Geekissimo)
E, come da copione, i post si accendono di commenti che condannano Google ed i suoi servizi.
Personalmente faccio fatica a capire il motivo della polemica e, soprattutto, dei comenti.
Se da un lato posso capire la volonta’ di un post di stimolare una discussione (che portera’ a piu’ visite e quindi maggiori introiti), quello che mi stupisce maggiormente e’ il tono che spesso si ritrova nei commenti.
Sembra che il fatto che Google guadagni (un bel po) utilizzando le informazioni che vengono da Chrome, piuttosto che da Gmail o dalla pagina di ricerca di Google stesso, vada ad interferire col fatto che in cambio vengono offerti servizi qualitativamente ineccepibili e, spesso, tecnologicamente piu’ avanzati rispetto alla concorrenza. Il tutto in maniera assolutamente gratuita.
Questo, a mio avviso, e’ uno scambio equo tra due parti.
D’altra parte, ovviamente, se un utente non ritiene vantaggioso questo scambio, il problema non si pone nemmeno in quanto (fortunatamente) non c’e’ nessuno che costringe ad utilizzare i servizi di "Big G".
Personalmente il fatto che Google perda tempo analizzando il mio traffico e leggendo le mie email mi e’ del tutto indifferente e penso lo rimarra’ almeno fino a quando lo spam che arriva sulla mia casella di Gmail sara’ inferiore a quello di qualunque altra casella email io abbia mai avuto e fino a quando le ricerche mi daranno velocemente le risposte che cerco.
Voi come la pensate ?
(Stay Tuned !)
Era un po di tempo che sentivo parlare delle "estensioni" di Chrome, piu’ o meno l’equivalente di quanto disponibile in Firefox. Oggi finalmente (come probabilmente sa chi segue i miei tweet) sono riuscito a capire come e’ possibile attivarle !
La procedura e’ piuttosto semplice:
Innanzitutto occorre scaricare da questa pagina la versione dev (o beta) di Chrome e poi sara’ sufficiente andare alla pagina ufficiale delle estensioni per poter trovare e scaricare con un semplice click davvero un po di tutto.
Purtroppo (causa un bug) non e’ ancora possibile installare queste estensioni anche nella versione per MacOS di Chrome ma, a quanto pare, questa anomalia verra’ fixata quanto prima.
Stay Tuned !
Dopo il successo ottenuto da Bridge 4k e da Bridge Craft, questa settimana vi presento un gioco (a mio parere davvero divertente e ben fatto) nel quale ancora una volta dovremo costruire ponti: Cargo Bridge.
Come nelle migliori tradizioni, i ponti che costruiremo saranno utilizzati dai personaggi (in questo caso operai) che dovranno recuperare oggetti situati al di la di baratri. I ponti dovranno quindi essere robusti (in alcuni casi dovranno sopportare addirittura il peso di un elefante) ma allo stesso tempo economici (in quanto avremo a nostra disposizione per ciascun livello un budget ben definito). Per costrire i ponti avremo inizialmente a nostra disposizione due differenti tipi di materiale: “wood walk”, dove cammineranno i lavoratori e “wood connectors”, piu’ economici e resistenti, che ci permetteranno di irrobustire la struttura del nostro ponte.
Proseguendo nei livelli ci verranno messi a disposizione ulteriori materiali ("steel walk" e "steel connectors") piu’ robusti ma anche, ovviamente, decisamente piu’ costosi.
Come ormai succede in molti giochi, anche in questo caso i nostri progressi verranno automaticamente salvati dal browser ed avremo quindi la possibilita’ di completare tutti i livelli a piu’ riprese.
Stay Tuned !
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