Ho trovato su HWUpgrade il link a questo filamto, che sembra essere una anticipazione di quelli che potrebbero essere i prossimi passi dei controller della Wii. Per ora e’ solo un video non ufficiale ed il dispositivo sembra essere ancora in fase di sviluppo, ma l’idea c’e’..e chissa’ che un domani non ci ritroviamo tutti con un controller di questo tipo in testa š
E’ morta pochi giorni fa Jade Goody. Avevo sentito la notizia e, di sfuggita avevo sentito che questa ragazza inglese di 27 anni aveva una storia particolare alle spalle.
Ho scoperto la storia completa da un post che Valido ha scritto sul Blog di Inkiostro (qui) e, se siete curiosi di sapere un po di retroscena, vi consiglio caldamente di leggerlo.
Una storia davvero inquietante.
Ieri e’ stato presentato il nuovo iPod shuffle.. e sembra che come al solito Apple abbia fatto ancora una volta centro.
Il nuovo iPod shuffle e’ ancora piu’ piccolo del precedente: questo e’ stato reso possibile spostando i comandi dal corpo del dispositivo stesso al cavo degli auricolari.
Nonostante le sue dimensioni ridottissime (dicono inferiori ad una pila stilo) la capacita’ e’ aumentata fino a 4 Giga e sono state anche introdotte funzionalita’ non presenti sul modello precedente: sono state introdotte per la prima volta su un iPod shuffle le playlist e, anteprima assoluta, e’ stato introdotto il VoiceOver, una voce che legge il titolo della canzone, lāartista e il nome della playlist.
A questo indirizzo potrete trovare il video introduttivo sulle nuove funzionalita’.
.. e in questo caso potrebbe non essere solo un modo di dire.
Qualche giorno fa infatto ho letto (qui e qui) che la Sierra Nevada, una famosa azienda produttrice di birra, ha pensato di comprare un Micro Fueler per poter sfruttare i “fondi di barile” derivanti dalla produzione della birra e cosi’ produrre etanolo con il quale alimentareĀ i propri veicoli.
Il costo del Micro Fueler non e’ proprio basso (circa 10000 $) maĀ si dice (qui) che in circa due anni si dovrebbe riuscire ad ammortizzare la spesa.
Data la quantita’ dei fondi prodotti annualmente (si parla di 1,6 milioni di galloni -> cira 6 milioni di litri) sembra anche che, in un secondo momento, questo carburante potra’ essere anche immesso nella rete di distribuzione tradizionale, producendo cosi’ un ulteriore guadagno per la azienda.
Le uniche notizie che sono riuscito a trovare sui motori alimentati ad etanolo sono relative ai motori flex ed ad un kit di trasformazione di BSR,un preparatore specializzato che modifica un motore Diesel in modo che possa utilizzare l’etanolo (e con risultati davvero interessanti !)
Che dire.. una bella idea, basta che poi non comincino a fareĀ il palloncino alle macchine ! [superemotions file=”icon_wink.gif” title=”Wink”]
Sono allibito:
Ho letto nei giorni scorsi che, anche se le vendite della musica online stiano continuando ad aumentare (nonstante la crisi che sembra aver fermato tutto il resto) le major continuano ad accusare di avere enormi perdite (o, meglio “mancati introiti”) che imputano alla pirateria.
La proposta per rientrare da queste “perdite” e’ quella di introdurre una nuova tassa sulle connessioni a banda larga: un altro “equo compenso” che si va a sommare a quello che viene pagato alle major per ogni dispositivo di archiviazione che viene venduto (HD, memorie flash, DVD, CD, BR, lettori mp3Ā ecc..).
Se da una parte penso che questa tassa potrebbe danneggiare chi (e penso siano la maggioranza) continua ad acquistare i brani (i cd, i film, i giochi…) in maniera legale, dall’altra penso che questa tassa potrebbe essere l’occasione di aprire una nuova strada perĀ rendere piu’ libero internet: se pagando una quota mensile (ragionevole) ottenessi il diritto di scaricare e di ascoltare qualunque brano (ma la stessa cosa vale per i film ed i giochi) senza dover pagare nulla a nessuno.. sarebbe un risultato fantastico.
Leggevo su Punto Informatico la notizia della probabile messa in vendita da parte della NASA degli Shuttle.
Lo scopo sarebbe quello di dare (al termine della sua vita utile) la massima visibilita’ a questo miracolo tecnologico degli anni 70 che, progettato e sviluppato in pochissimi anni, ha rivoluzionato la storia dei programmi spaziali.
Questa news mi ha fatto incuriosire e sono andato alla ricerca di informazioni relative allo Space Shuttle e che ho trovato su wikipedia.
Vi cito le cose piu’ curiose ed interessanti che ho scoperto:
La parte di avionica (che inizialmente utilizzava dei sistemi basati su processori Intel 8086) nel tempo si e’ evoluta e, al momento attuale, si basa su dei “moderni” 80386!
Il primo prototipo di Shuttle (che non ha mai effettuato missioni nello spazio in quanto non e’ mai stato reso completamente operativo) si chiamava inizialmente Constitution, ma a seguito di una raccolta firme effettuata dai fan di Star Trek e’ stato ribattezzato Enterprise.
Ogni viaggio dello Shuttle costa 500 milioni di $, gran parte dei quali vengono spesi per la manutenzione da eseguire dopo ogni missione (contro i 10 milioni di $ previsti)
Il primo disastro (capitato al Challenger nel 1986) e’ stato causato da un O-ring (un componente del valore di pochi centesimi) difettoso.
Detto questo..
qualcuno ci sta a prendere in societa’ uno di questi gioiellini per la modica cifra di 42 milioni di $ ? Immaginate che figurone fareste con gli amici al bar… [superemotions file=”icon_smile.gif” title=”Smile”]
Ho letto su Geekissimo che alcuni sono riuciti a far effettuare il boot completo (con tanto di caricamento del desktop) in soli 5 secondi, 1/3 rispetto a quello che promette Windows Seven (il futuro OS di casa Microsoft che fa gia’ tanto parlare di se).
Per ottenere questa prestazione e’ stato utilizzata una distribuzione di Linux alla quale e’ stato modificato il Kernel in modo da minimizzare i tempi morti ed evitare che venissero caricati moduli non utilizzati (qui qualche informazione in piu’).
Ma la cosa che ha dell’incredibile e’ che questa velocita’ non e’ stata ottenuta con un sistema estremamente prestazionale, ma con un tranquillissimo EEE-PC.
Sarebbe interessante se cominciassero ad applicare questa modalita’ di avvio veloce anche sui portatili e sui pc normali, anche se dubito che i vari Windows possano anche solo sperare di avvicinarsi a questi numeri.
Ogni paio di anni torna alla ribalta l’invenzione che, se funzionasse, potrebbe giustamente essere considerata l’invenzione del secolo: la macchina ad aria compressa.
L’idea alla base e’ molto semplice: invece di utilizzare un motore endotermico “classico” (il classico benzina “ciclo Otto” o un Diesel) viene utilizzato un motore in grado di sfruttare la pressione dell’aria contenuta in bombole per produrre energia.
Purtroppo, anche se l’idea sembra geniale, ci sono alcuni problemi che non sono ancora stati risolti.
Il primo e piu’ importante problema e’ quello della temperatura dell’aria che entra nel motore:
L’aria, come qualunque gas, quando viene compresso tende a aumentare la propria temperatura (se volete saperne di piu’ potete guardare qui o qui ) e, viceversa, quando si espande tende a raffreddarsi. Il problema deriva proprio dall’espansioneĀ dell’aria (che da circa 200 atmosfere passa ad 1 atmosfera) che porterebbe rapidamente il motore a temperature molto basse, tali da provocare, nella migliore delle ipotesi, una coltre di ghiaccio attorno al motore che ne bloccherebbe il funzionamento o, piu’ realisticamente, una rapida rottura del motore stesso a causa della fragilita’ dei metalli alle basse temperature.
Basti pensare che l’unica volta in cui ho sentito dire che questo problema era stato considerato e risolto (qui) la soluzione era “un motore a combustione interna”, vale a dire un classico motore a scoppio !
Un altro problema e’ lo stoccaggio dell’aria:
L’aria deve essere contenuta in bombole in grado di reggere una grande pressione (200 atmosfere) e, allo stato attuale la cosa e’ possibile solo con bombole molto pesanti (come quelle utilizzate per gli impainti a metano classici) oppure con bombole in carbonio (costosissime e piu’ delicate).
Infine c’e’ il problema dell’energia effettivamente disponibile utilizzando questo tipo di motore:
Se immaginiamo di utilizzare una bombola da circa 200 litri (davvero difficile pensare di poter utilizzare qualcosa di piu’ grande), possiamo stimare di avere circa 6KW/h di energia.
Consideriamo gli assorbimenti elettrici classici di una macchina: luci di posizione + anabbaglianti circa 180 W, aggiungiamo un display per visualizzare velocita’, autonomia residua e altre informazioni, una centralina per la gestione del motore, tergicristalli e freccie e possiamo stimare di avere un consumo medio di circa 300W.
Per produrre questa energia elettrica avremo bisogno di un alternatore, che normalmente ha un rendimento del 50%, quindi i nostri 300W diventano magicamente 600W. Considerando che anche il rendimento del motore “ad aria” sia del 50% la potenza utilizzata dai nostri dispositivi indispensabili sale fino a 1200W ! e tutto questo senza muoverci di un metro, senza accendere riscaldamento e senza accendere il lunotto termico.
E con i restanti 5KW/h (2,5 KW/h sfruttabili) e’ davvero difficile pensare di riuscire a muovere un mezzo di almeno 500Kg (circa 250Kg sono solo le bombole, ai quali vanno aggiunti la struttura dell’auto e almeno l’ autista) per piu’ di una ventina di Km..
Detto questo.. spero che prima o poi si trovi davvero un modo piu’ ecologico e piu’ economico per spostarsi, ma, per favore, adesso smettetela con queste bufale !
La prima volta che ne ho sentito parlare e’ stato circa un anno fa, quando il servizio era ancora in private beta. In questi giorni la beta e’ diventata pubblica ed e’ quindi utilizzabile da tutti.
Di cosa si tratta ?
Wuala e’ sostanzialmente un servizio di storage online che inizialmente mette a disposizione 1 Giga di spazio. Le cose interessanti sono svariate:
L’interfaccia. Per utilizzare questo servizio dovrete installare un piccolo programma che vi fornira’ l’interfaccia da utilizzare per interagire con lo spazio a vostra disposizione. L’interfaccia e’ semplice e funzionale (per copiare online un file si puo’ usare il classico drag & drop) e permette di impostare degli amici e di condividere alcuni file ai soli amici o a tutti. Inoltre potremo installare questo programma su qualsiasi computer, essendo compatibile con Windows, Linux e MacOs.
Le prestazioni. Le prestazioni sono tutto sommato buone ( ovviamente se avete una linea veloce!) grazie all’ utilizzo di un protocollo P2P . Ho provato a copiare online un file da circa 30 mega e l’upload e’ andato a buon fine con una velocita’ media di 30k. Il download dello stesso file ha richiesto ovviamente molto meno tempo ed in pochi secondi il file e’ stato riscaricato. Inoltre non ci sono limitazioni alla banda o al traffico generato.
La sicurezza. Prima di essere messi online i file vengono criptati, in modo che nessuno possa andare a curiosare tra i nostri documenti privati.
Lo spazio. Come dicevo si comincia con un Giga gratuitamente a propria disposizione, ma e’ possibile aumentare lo spazio a propria disposizione online in due modi: “prestando” spazio sulla propria macchina locale Wuala (per ogni Giga messo a disposizione sulla propria macchina locale si ottiene un Giga di spazio online) oppure comprandolo.
In conclusione.. secondo me questo e’ davvero un servizio interessante. Ci permette di avere a nostra disposizione ovunque (basta essere connessi a internet) i nostri documenti, le nostre foto, la nostra musica, senza necessita’ di portarci dietro chiavette, cd o altro. Allo stesso tempo e’ piu’ comodo del classico account di Gmail utilizzato per lo storing online: qui abbiamo a disposizione qualcosa che assomiglia molto al classico filesystem che utilizziamo tutti i giorni, con cartelle, file condivisi e file privati.