Costruiamo un pc – Parte 1
Per assemblare un pc avremo bisogno dei seguenti componenti:
- un case
- un alimentatore
- una Scheda Madre (MB)
- uno o piu’ banchi di RAM
- un processore (raramente piu’ di uno)
- una o piu’ schede video
- uno o piu’ dischi rigidi
- mouse e tastiera
- un monitor monitor (raramente piu’ di uno)
Vediamo nel dettaglio i componenti:
Il case:
Il case e’ sostanzialmente un contenitore di altri componenti (o un supercontenitore come lo definirebbe il mio prof. di Ing. del software [superemotions file=”icon_wink.gif” title=”Wink”]).
Per scegliere il case occorre scegliere due aspetti: l’estetica e l’ergonomia’.
A seconda dei propri gusti e delle proprie esigenze potremo favorire uno dei due aspetti, magari anche a discapito dell’altro. Per quanto mi riguarda l’estetica di un case non e’ fondamentale (non sono un patito di modding & C.) mentre ritengo che avere un case ergonomico sia fondamentale.
Il primo fattore che guardo in un case e’ la solidita’ strutturale (il peso e’ spesso un buon indice: un case da 3Kg e’ spesso molto piu’ rumoroso di un case da 10Kg), poi passo alla valutazione della “manutenibilita’ ” del sistema (il mio pc e’ quasi sempre in fase di update e quindi un case in cui e’ necessario utilizzare cacciaviti o che rende difficilmente accessibili alcuni componenti lo scarto a priori), per poi valutare la presenza di porte supplementari (usb, audio, firewire) nella parte frontale o superiore che sono sempre utili.
Il case in genere e’ uno dei componenti piu’ longevi in un pc e probabilmente ci seguira’ per diversi anni e per diverse conigurazioni HW. Un case che soddisfi le nostre esigenze ripaghera’ sicuramente di tutto il tempo “perso” nella scelta delo stesso e quindi vi consiglio di sceglierlo con grande cura.
L’alimentatore:
L’alimentatore viene spesso visto come un componente poco importante, che quasi sempre viene comprato gia’ compreso nel case. In realta’ l’alimentatore non e’ un accessorio, ma uno dei componenti piu’ importanti all’interno di un pc.
Un alimentatore di buona qualita’ infatti filtrera’ le oscillazioni di corrente presenti sulla linea elettrica proteggendo i componenti interni (spesso ben piu’ costosi) mentre un alimentatore di bassa qualita’ puo’ letteralmente mandare in fumo centinaia di euro di componenti e, peggio ancora, i dati che sono stati salvati negli HD.
Un altro punto a favore degli alimentatori di buona qualita’ e’ rappresentato dalla silenziosita’ di esercizio: in genere vengono equipaggiati con ventole silenziose e che garantiscono un sufficiente raffreddamento dei componenti interni.
Per evitare sorprese consiglio sempre alimentatori di marche note (Corsair, Enermax, OCZ, Tagan, ThermalTake, Zalman) magari preferendo gli alimentatori “80+” (cioe’ con un rendimento sempre maggiore all’80%) in modo da ridurre gli sprechi di corrente e, di conseguenza, i costi nella bolletta della luce.
Un discorso a parte meritano i pico PSU.
Questi alimentatori sono destinati ai sistemi che consumano pochi W (massimo 80-100W) e che richiedono la massima silenziosita’ di esercizio.
I Pico PSU infatti sono fanless e sono costituiti da un alimentatore esterno (simile ai classici alimentatori da portatile) collegato ad un piccolo componente interno che, a partire dalla tensione fissa che gli viene passata, genera le tensioni necessarie al funzionamento del pc.
La tecnologia che sta alla base di questi mini alimentatori permette tra le altre cose anche di avere rendimenti decisamente superiori a quelli dei normali alimentatori switching che, in particolare alle basse potenze, hanno una resa decisamente inferiore.
Purtroppo i Pico PSU hanno anche un difetto: costano molto di piu’ della loro controparte “classica” e questo “problema”, unito alla bassa potenza erogabile, ne limita molto la diffusione.
…to be continued…
Stay tuned !